giovedì 27 gennaio 2011

homo malatus

tutto inizia con dei versi gutturali, tipo "mmmmmpf... ggggg... mpf! mpf!...", perchè vuole che tu gli chieda che cos'ha.

tu sai benissimo cos'ha, già tremi all'idea, ma lo fai contento e glielo chiedi lo stesso.

"ho la febbre." (voce da oltretomba)
"quanta?"
"quasi trentotto!"
"che sarebbe?"
"trentasette-e-otto"

vorresti ridere, ma non puoi.
vorresti picchiarlo con una bastone bitorzoluto, ma non puoi.
vorresti scappare alle hawaii, ma non puoi.

si trascina per casa con la faccia lessa cercando comprensione.

si porta appresso un rotolo di carta igienica (new entry!) perchè dice che i fazzoletti non gli bastano.

quando sente che sei nei paraggi ricomincia a mugolare... "mmmmmm... come sto male... mpf! mpf!"

sulla bibbia si parla di donne che partoriscono con dolore, ma nessuno fa riferimento a uomini malati da sopportare. ecco perchè non sono molto credente!

domenica 23 gennaio 2011

so' soddisfazioni

per certi aspetti mi sento una mamma moderna... anche se ora non me ne viene in mente nemmeno uno.
diciamo che mi tengo informata su tante cose, leggo libri ed articoli sugli argomenti più disparati e mi piace stare al passo coi tempi.
mi fanno anche ridere le vecchie credenze popolari su bimbi e gravidanza (come la storia del bruciore di stomaco, che verrebbe perchè il bimbo ha tanti capelli :D ).


MA!


credo in un certo ritorno alla natura, alla semplicità di certi gesti e certe abitudini.


ad esempio trovo che portare il proprio bimbo (o bimba) in una fascia portabebè sia qualcosa di bellissimo, perchè permette di ritrovare un contatto che col passeggino si perde, e perchè fa riprovare, seppur in parte, le emozioni del pancione.


trovo che fare a mano qualcosa per i propri bambini dia una soddisfazione enorme, per me è un modo in più per dimostrare il mio amore per loro.


trovo che rispettare la natura equivalga a rispettare i bambini, visto che il mondo è anche e soprattutto per loro.


e trovo che sia meglio utilizzare prodotti più naturali possibili, per non stressare il loro fisico sin da piccoli.


per questo ho iniziato a creare delle fasce portabebè (mei tai e pouch sling) sia per me che per altre mamme.


per questo ho ricamato bavaglini, creato bamboline, fatto copertine, cappellini e scarpette a maglia.


per questo vorrei utilizzare i pannolini lavabili e cerco di inquinare  e sporcare il meno possibile.


per questo cerco di non usare troppi medicinali tradizionali, che spesso fanno più danni che altro, e desidero tantissimo allattare mia esclusivamente al seno, dato che a lorenzo ho sempre dato l'aggiunta di latte artificiale (mio malgrado).


non giudico assolutamente male chi non la pensa così, ma per me queste -che probabilmente possono sembrare banalità- so' soddisfazioni.

giovedì 13 gennaio 2011

francamente me ne infischio

il 24 dicembre abbiamo fatto un regalo speciale alla nostra piccola in arrivo: il suo nome.
la prima ad essere informata è stata mia madre, che comunque mi aveva già detto che il nome le piaceva molto.
a seguire una delle mie cognate (la mia preferita) e le mie amiche mamme.

fin qui tutto bene.

poi l'ho detto a mia nonna (73 anni) per telefono...
io: "nonna, abbiamo scelto il nome per la bimba!!!"
nonna: "ah! e come la chiamerete?"
io: "mia!"
nonna: "...mia??? tua, sua? come mia martini?"
io: "ehm, sì. mia come mia."
nonna: "ma con tutti i nomi belli da femmina che ci sono, proprio mia? non potete cambiare?"
io: "no, ci piace questo."
nonna: "vabbè, c'è ancora tempo."
io: O___O

poi è stato il turno della prozia (70 anni), quella senza peli sulla lingua, da cui mi aspettavo una reazione simil-nonnesca, considerando anche che è sua sorella...
zia: "...e avete già scelto il nome?"
io: "sì, si chiamerà mia"
zia: "ah! mia! che bellissimo nome! originale! mi piace!"
io: " bene, sono contenta che ti piaccia. e poi avrà i nomi delle nonne: elisabetta e anna."
zia: "elisabetta? e chi sarebbe questa elisabetta?"
io: O___O "zia...è mia madre! tua nipote...la figlia di tua sorella, quella a cui hai fatto da madrina..."
zia: "tua madre si chiama elisabetta? io l'ho sempre chiamata betty."
io: O___O

per gli altri invece la reazione è più o meno questa...
altri: "avete scelto il nome per la bimba?"
io: ""
altri: "si può sapere?"
io: "certo, si chiamerà mia"
altri: silenzio imbarazzato e poi, rivolgendosi al vicino di sedia o di divano "ma sai che ieri alla coop c'era un sacco di gente? per trovare parcheggio ho girato un quarto d'ora con la macchina!"
io: O___O 

a mio padre non l'ho ancora detto perchè quando mesi fa ha saputo che nella rosa dei nomi compariva anche "mia", mi ha detto che, dopo essersi consultato col suo migliore amico, si erano trovato concordanti sul fatto che non è un nome.
io, ancora una volta, O___O

ovviamente a tanti altri piace, ma la cosa fondamentale è che piace a noi, che lo troviamo un nome dolce, affettuoso, poco comune e fantasticamente corto, visto che odiamo i diminutivi.

mia, tesoro di mamma, non ti curar di loro, ma guarda e passa.



mercoledì 12 gennaio 2011

per non saper nè leggere nè scrivere...

scenetta al supermercato.


intorno al carrello fermo ci sono mamma, due bambini di 4 e 8 anni circa e un signore.


il bimbo quattrenne gioca col carrello mentre la mamma chiacchiera col signore: si appende e ci batte ritmicamente il mento sopra, evidentemente annoiato.


all'improvviso, ma giuro, davvero all'improvviso e continuando a parlare, la madre gli molla una mappina in faccia.


bimbo quattrenne resta a bocca aperta e la guarda senza sapere se piangere o no.


lei lo guarda e dice: "ti faccio male io prima che ti fai male tu!"


io---> allibita.

mercoledì 5 gennaio 2011

cosa ti è successo?

non sei più lo stesso.
una volta eri riservato, ti dava quasi fastidio essere guardato e sfiorato.
te ne stavi lì, chiuso nei tuoi pensieri, e non ti interessavi del mondo e della gente.
mi piacevi.
avevo imparato ad amare le tue chiusure e insieme stavamo davvero bene.
ora sei così estroverso...direi sfacciato!
ti piace metterti in mostra, anche quando sarebbe meglio se tu stessi in disparte.
non ti riconosco più!
mi chiedo dove tu abbia intenzione di arrivare.
va bene aprirsi agli altri, ma non con questa prepotenza!


...non so che ne sarà di noi...so che non tornerai più come prima e ti confesso che non so se ti amerò ancora come qualche anno fa...


...ombelico mio...